Orto Capovolto, in un certo senso, nasce nella statale Palermo-Agrigento, direzione Farm Cultural Park. I viaggi che ci hanno portato in quello splendido posto per realizzare un orto in terrazza, infatti, ci hanno permesso di parlare per ore e ore di come riuscire a cambiare Palermo attraverso l’agricoltura urbana, di come far riavvicinare le persone a un mondo antico e affascinante come quello agricolo e di come ridare speranza alle nuove generazioni mediante il “verde commestibile”. Ed è in quel tragitto percorso più volte che abbiamo immaginato la nostra strada e gli obiettivi da raggiungere per attraversarla.
Classe 1986. Architetto, imprenditore agricolo e direttore di Orto Capovolto, amante delle melanzane, Angelica è un vulcano di idee e per coltivarle tutte avrebbe bisogno di 48 ore al giorno. È la mente creativa del gruppo e non si ferma mai: prima di andare a dormire, infatti, non è raro che scriva messaggi agli altri componenti della cooperativa per comunicare nuove illuminazioni e sorprendenti progetti commestibili. Sarà perché, come diceva Einstein, “la creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura”?
Classe 1985. Educatore ambientale, presidente e responsabile commerciale di Orto Capovolto, grande tifoso del Palermo, Giorgio è il Mr. Wolf del gruppo: risolve problemi e non c’è sfida pratica che non sappia vincere. Quando Goethe diceva “pensare è facile, agire è difficile, e mettere i propri pensieri in pratica è la cosa più difficile del mondo”, sicuramente non si riferiva a lui. Non solo, infatti, riesce a rendere concreti i suoi pensieri, ma riesce anche a materializzare quelli che passano per la mente degli altri.
Classe 1984. Laureata in Lettere, cultural manager, responsabile della comunicazione di Orto Capovolto e grande ammiratrice dell’Accademia della Crusca, Claudia è amante della corretta punteggiatura: nel suo orto in terrazza, infatti, coltiva pomodori, aromatiche e punti e virgole. Passa il tempo dietro lo schermo a scrivere progetti, condividere le verdi avventure del gruppo e soddisfare le vostre richieste. State attenti, quindi, ai troppi punti di sospensione perché potrebbe rispondere “lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate”.
Classe 1989. Biologa nutrizionista, esperta di educazione alimentare di Orto Capovolto e probabile inventrice dello spritz, Federica affina la sua passione per i segreti del cibo e della musica elettronica durante i suoi studi fra Padova e Parigi. Gli anni passati fra le grassezze venete e le burrosità francesi la forgiano per la battaglia finale, la sfida contro il nemico che la richiama in patria: l’unto palermitano. “Fame è sapere che ogni cibo è un dono” sono parole del suo scrittore preferito, Erri De Luca; lei fra questi doni mette ordine con attenzione alla salute e alla natura, cedendo qualche volta al lato oscuro della frittura.
Orto Capovolto, nasce con l’obiettivo di creare un orto diffuso a Palermo, città che immaginiamo “Tutto Orto” oltre che “Tutto Porto”.
Le collaborazioni con altre realtà territoriali e in particolare con le associazioni attive nei diversi quartieri diventano, quindi, un elemento fondamentale per la riuscita dei nostri progetti.