Non c’è attività più distensiva e utile che curare il proprio orto e godere dei frutti di un lavoro fatto con passione, dedizione e allegria: chi ha detto, quindi, che non la si possa svolgere anche al lavoro?

Gli orti aziendali, o corporate gardens, sono dei veri e propri orti metropolitani che possono essere coltivati liberamente dagli impiegati che sfruttano tutto il tempo che desiderano (nelle pause concesse) alla manutenzione degli spazi e alla cura delle piante.

Attività, questa, che si traduce non solo in un modo divertente e sano per rivalutare le aree urbane metropolitane, ma anche in un antistress naturale che, con costi ridotti, permette ai dipendenti di socializzare e conoscere meglio i propri colleghi, nonché di migliorare il proprio benessere. Senza contare che i prodotti coltivati possono finire direttamente nelle mense o sulle tavole delle famiglie, con grande soddisfazione dei ‘produttori’.

E c’è di più. Dove previsto l’asilo aziendale, sono i bambini dei dipendenti a potersi occupare della coltivazione dell’orto insieme ai propri genitori. Mentre i piccoli, quindi, grazie all’orto, imparano l’importanza della stagionalità dei prodotti e del mangiare sano, i genitori trascorrono più tempo con loro al di là dei tempi stabiliti dai ritmi lavorativi.

Toyota, PepsiCo, Kohl, Google e Yahoo sono alcune delle aziende che hanno deciso di investire in orti aziendali, ma anche in Italia non mancano esempi: perché, quindi, non far diventare i propri impiegati “produttivi” da tutti i punti di vista?